Excuse me, bitte schön… Noio… volevam… volevàn savuar… l'indiriss… : dove abitava Pulcinella?

Scusi: abita qui Pulcinella Cetrulo?


 



Se il segreto di Pulcinella è quello che tutti conoscono... come possiamo chiamare quello che tutti credono di conoscere ma che alla fine non lo sa nessuno?
Qualcuno direbbe è un  falso ricordo (detto anche confabulazione, false memory o effetto Mandela), cioè un ricordo non autentico, o perché del tutto inventato, o perché derivante da altri ricordi reali, ma in parte alterati.
In realtà, un poco è la voglia di far "quadrare" la storia del personaggio a tutti i costi fino ad attribuirgli una città di appartenenza, un altro poco è il richiamo turistico che un "nome" tanto "blasonato" comporta che la gente di Acerra ha individuato con precisione la cosidetta "casa di Pulcinella".

Per carità, anche se vai a Londra alla ricerca della vera casa del personaggio immaginario Sherlock Holmes ti condurranno al 221b Baker St, London NW1 6XE nel Regno Unito ma,   la convinzione della gente del luogo... che è convinta veramente di aver ascoltato racconti del nonno, o del padre o, peggio... di ricordare loro stessi di aver incontrato ad Acerra questo contadino dal volto bitorzoluto che è, sarebbe, esistito ... minimo minimo... del '600.
Io stesso, quando mi recai sul posto, diversi anni fa fui accompagnato per questa stradina chiamata Suessolla... fino in fondo e mi indicarono un rudere pieno di erbacce  con tanta certezza che qualche dubbio me lo fecero venire.
Oggi mi risulta che in quella via, al numero 21, è stata fondata la "Casa di Pulcinella - cooperativa sociale per anziani e disabili."

Ma, lasciamo da parte la fondatezza o l'infondatezza dell'informazione storica... dovremmo parlare qui e adesso delle presunte nascite di Pulcinella e delle epoche, anche precedenti,  in cui lo si è di volta in volta collocato.







Qui voglio solo condividere l'articolo uscito, forse trentanni fa, sul giornale "il Mattino", scritto da Tommaso Esposito.

«Pulcinella nelle tradizioni italiane» è il tema di una «otto giorni di cultura e spettacolo che si realizzerà tra Acerra (considerata la patria della celebre maschera) e Salerno durante il prossimo mese di maggio. 
L'iniziativa promossa dal Centro di cultura Acerra Nostra» e dalla Cattedra di Storia delle tradizioni popolari dell'Università di Salerno diretta dal professor Domenico Scafoglio , si avvarrà della collaborazione della Cattedra di Etnologia dell'Università di Roma, diretta dal professor Luigi Lombardi Satriani, e del professor Aniello Montano. 
Il progetto sostenuto anche dai centri servizi culturali della Regione Campania che hanno attivato uno specifico centro di documentazione ed una rete organizzativa e dall'assessorato regionale alla Cultura, ha ottenuto il patrocinio dell'Università di Salerno e del Dipartimento di Studi Glottoantropologici dell'Ateneo romano, nonché il riconoscimento del Comune di Acerra, al cui sindaco, Antonio Santoro, è stato affidato il ruolo di presidente del comitato organizzatore. 
Primo sponsor ufficia le delle manifestazioni è l'azienda Montefibre che ha già stanziato e devoluto un finanziamento a sostegno dell'iniziativa culturale. L'idea della settimana culturale è nata dall'incontro del professor Scafoglio, che da anni studia Pulcinella attraverso le sue articolazioni e presenze nella letteratura e nelle tradizioni popolari italiane, con il gruppo promotore delle attività culturali di «Acerra Nostra» già impegnato a sua volta in un'opera di rivalutazione e riscoperta della maschera la cui origine tradizionalmente è legata ad Acerra . 
Il professor Scafoglio nelle sue ricerche ha collezionato numerosissime immagini, scoperto fonti letterarie e bibliografiche, molteplici documenti ed oggetti, che danno testimonianza della vastissima e variegata presenza della maschera acerrana nel mondo folklorico e teatrale delle regioni italiane. Questo lavoro di ricerca, che ha già portato alla realizzazione di un volume che prossima mente verrà pubblicato da Leonardo Mondadori - sarà alla base della mostra itinerante ospitata nelle sale appositamente ristrutturate del Castello di origine medievale di Acerra, e darà lo spunto al convegno nazionale di studi che si svolgerà tra Salerno e Acerra coinvolgendo i massimi studiosi italiani della maschera.
La mostra sarà presentata in un elegante catalogo ricco di testi e di immagini e si avvarrà anche di supporti audio visivi, alla cui realizzazione collaborerà Amedeo Veneruso. Un ricco cartello di spettacoli curato dall'ETI Teatro pubblico campano cui parteciperanno non solo i più noti recenti interpreti di Pucinella - fra i quali Massimo Ranieri e Peppe Barra, ma anche quei « Pulcinelli » più strettamente collegati al cosidetto teatro minore e di piazza- accompagnerà le manifestazioni culturali. 
Per ora il comitato scientifico e quello promotore (composto, oltre che dal sindaco Santoro , da Eustachio Paolicelli , Raffaele Tagliamonte , Salvatore Raiola e Giuseppe Albano ) sono attivamente impegnati nella stesura definitiva del programma. Un segnale di risveglio, quello della valorizzazione delle tradizioni: e Acerra, patria della maschera più famosa, vuol recuperare il tempo perduto . 
Tommaso Esposito





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