PULCINELLOPAEDIA SERAPHINIANA DI LUIGI SERAFINI

PULCINELLOPAEDIA SERAPHINIANA

di Luigi Serafini

Mi è arrivato fresco fresco, atteso da tempo, quasi con deferente timore, questo libro di Luigi Serafini pubblicato nel 1984 da Longanesi e più volte esaurito e ristampato. La mia versione, con copertina rigida, rilegatura brossurata, con colori nero, rosso, con la maschera serigrafata lucida, arricchita di filettature dorate, è edita da Rizzoli.


Il libro appare imponente e pesante con i suoi 23,5 per 35 centimetri, per un totale di.... boh... le pagine non sono numerate e non ho voglia di contarle ma  le vecchie edizioni ne avevano 128 quindi, suppongo, siano rimaste invariate.

Al tatto la copertina di cartone rigido e ruvido sembra dare al prodotto quella consistenza di lusso e di "artistico" ed anche le pagine interne, di leggero colorito avorio hanno la giusta grana per rendere al meglio i disegni realizzati a matita.

A quanto pare, la Pulcinellopaedia Seraphiniana è stata pubblicata sia una copertina rigida standard che una versione firmata, con custodia, quest'ultima limitata a sole 900 copie in tutto il mondo (300 in Francia, 300 in Italia e 300 negli Stati Uniti) e include una stampa firmata. 
io sono più poveretto: ho preso la versione standard, sich!


A raccontare la “nascita” del libro,  avvenuta quando viene contattato nel 1978 dall’allora neo-nominato direttore della biennale teatro Maurizio Scaparro, è lo stesso Serafini in questo video del 2017, introdotto da Tommaso Bianco.



Come descrivere un volume che è formato quasi totalmente di immagini? Bisognerebbe mostrare le immagini. Fortunatamente googolando per bene, di immagini, ne troverete abbastanza, ma vi perderete, probabilmente vi perderete il "racconto emotivo" che vi è dentro sotteso.

Questo libro è  pieno di illustrazioni sconcertanti e sconvenienti che richiedono molta attenzione esame e deduzione per decifrare cosa esattamente l'artista intende ritrarre.
Al lettore, all'inizio, dopo la scritta "When black is black, cchiù black dà midnight nun po' venì" (che significa peggio di così non può andare) viene presentato il burattino malizioso e giocherellone in una specie di comic - strip a fumetti.

Subito dopo assistiamo alle varie "scene", prima tra tutte e la nascita di Pulcinella dall'uovo.
Seguono le altre rappresentazioni oniriche e simboliche 


Altre immagini  sembrano descrivere le mille cose dell’essere umano, che si diverte nel nostro inconscio collettivo abbracciando  tutta la gamma dell'esperienza umana fino alla vita e alla morte.






Non posso, infine,  che concludere con  invito a leggere la biografia di Serafini sulla pagina dell'inossidabile wikipedia, dove si trova un riferimento anche al precedente capolavoro codex seraphinianus diventato oramai un libro leggendario e oscuro il cui prezzo, della prima versione, può arrivare a cifre veramente consistenti.






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