POVERO PULCINELLA
La canzone Povero Pulcinella (riportata su alcuni siti e archivi anche come Povera Pulcinella, forse mal tradotta in inglese) è stata scritta intorno agli anni '50 del novecento ed interpretata da diversi artisti tra cui Enrico Caruso (che la incise tre volte).
Qui pubblico la versione cantata da Beniamino Gigli uno dei più celebri cantanti d’opera del XX secolo.
Beniamino Gigli nacque a Recanati, nel sud delle Marche.
La sua fama planetaria è anche dovuta alle innumerevoli canzoni e romanze da salotto, interpretate anche in una serie di film, tra le quali vanno ricordate quantomeno le celeberrime Non ti scordar di me (1935) e Mamma (1940).
Morì a Roma il 30 novembre 1957.
Il brano è stato scritto da Arturo Buzzi-Peccia (Milano, 13 ottobre 1854 – New York, 29 agosto 1946).
Pur essendo milanese egli transitò per Napoli intorno agli anni '40 scoprendo, forse, in quell'occasione, il fascino della maschera partenopea.
Povero Pulcinella
(Buzzi Peccia)
Povero Pulcinella innamorato
di Colombina che l’ha disprezzato
Sospira, passa, guarda, notte e giorno
Di Colombina la cavesa** intorno. (*questa parola non riesco a comprenderla)
Sospira, passa, guarda, notte e giorno
Povero Pulcinella, povero Pulcinella
Che si dispera, si distrugge per la bella
Povero Pulcinella, timido disgraziato
Ah, disgraziato, povero Pulcinella innamorato
Povero Pulcinella s’è ammalato
Pallido, triste, mezzo consumato.
Ma Colombina non si fa vedere
Di quel tuo amore non ne vuol sapere
Non ne vuol sapere, non ne vuol saper.
Povero Pulcinella, povero Pulcinella
Che si dispera, si distrugge per la bella
Povero Pulcinella, timido disgraziato
Ah, disgraziato. Povero Pulcinella innamorato
La "casetta" intorno,
RispondiEliminaGigli dice "sta malato", credo sia meglio anche...
La "casetta" intorno;
RispondiEliminaGigli dice "sta malato", credo sia anche meglio
"Di quel suo amore"
RispondiElimina