Vincenzo Salemme Pulcinella dentro

Vincenzo Salemme Pulcinella dentro 



VINCENZO SALEMME PULCINELLA


No, mi dispiace. Non mi risulta che Vincenzo Salemme abbia mai, almeno durante la sua carriera, interpretato il signor Pulcinella Cetrulo. Però... però... però!
Come al solito, contrariamente a quanto impone la prassi del giornalismo, vi rimando ad altri siti, tipo wikipedia, per conoscere vita e opera di Salemme. Dopotutto... mica sono un giornalista io?

Per l'ambito ristretto di quello che ci riguarda da vicino, posso dire che al suo debutto, nel 1976,  con Tato Russo  recita  nella commedia “Ballata e morte di un Capitano del popolo”.

Purtroppo non riesco a trovare in rete altro che questa locandina sgranatissima dove parrebbe che Tatto Russo indossasse i panni di Pulcinella. 

Dal sito dello stesso regista leggiamo che  

"Dal romanzo omonimo di Luigi Compagnone, Tato Russo trasse, tra mille polemiche con l’autore, una sua personalissima e originale versione. 
Le polemiche politiche produssero guasti e scompensi al destino dell’opera la cui messinscena dopo una prima serie di rappresentazioni dovette interrompersi per le mille difficoltà intervenute. 
Un’amara delusione per Tato. Da quel momento egli dovette decidersi di non rappresentare mai più autori viventi contemporanei. 
Enzo Salemme, Franco Paolantoni, Mario Porfito, Carlo Buccirosso, si segnalarono per la prima volta accanto a un ottimo Aldo Bufi Landi."


Dopo questa esperienza, nel 1977, Vincenzo si trasferisce a Roma ed entra a far parte, grazie all’amico Sergio Solli, della Compagnia di EDUARDO DE FILIPPO, a quei tempi impegnato nelle riprese televisive di alcune sue commedie.
Tra le sue prime commedie interpretate ci fu PULCINELLA VA CERCANNO LA FORTUNA PE’ NAPULE (commedia in tre atti equattro quadri / di Pasquale Altavilla, libero adattamento di Eduardo De Filippo ; regia di Eduardo De Filippo).

In un intervista al corriere (che trovate qui) parlando della sua napoletanità, Salemme risponde all'intervistatore che gli chiede parlando di stereotipi "Però (…nonostante tutto…) ha un forte rapporto con Pulcinella…"
«Non solo, ho fatto un sogno, c’era tutto sangue intorno a me che si ritirava addosso al mio corpo e mi vestiva di rosso e bianco, i colori di Pulcinella».
E poi, ancora, alla domanda " La comicità napoletana è leggera come si dice?"

«Mica tanto, nasce dalla fame, dal disagio esistenziale, è sanguigna, è granguignolesca, Pulcinella è il rosso sangue, un altro Vesuvio pronto a esplodere, è la morte come compagna di vita."



Non saprei se Vincenzo Salemme  abbia mai indossato la maschera di Pulcinella in vita sua ma, certamente, in una sua commedia egli ne ha indossata una. Si tratta della commedia 

SOGNI E BISOGNI


(Da non confondere con Sogni e bisogni, una serie televisiva italiana del 1985, diretta da Sergio Citti e interpretata da   Gigi Proietti, Enrico Montesano, Paolo Villaggio, Ugo Tognazzi Carlo Verdone, Francesco Nuti, Renato Pozzetto ecc.)

In questa commedia Rocco Pellecchia dialoga e discute con il suo “pene”, che nella commedia si stacca materialmente dal corpo del suo “titolare” per diventare egli stesso uomo, rivendicando lo status di vero e proprio protagonista. 
Ad interpretare il pene, con leggerezza e capacità di sostenere il gioco in perfetto equilibrio, è proprio Vincenzo Salemme, creando un duello teatrale tra il pene che rivendica i suoi "sogni e i bisogni" ed il suo "proprietario" che hanno visioni della vita completamente diversa.
Quello che potrebbe sembrare un espediente facile e greve qui  si dipana offrendo il gusto di una commedia surreale in cui essendo già tutto esplicito si ride con intelligenza.

Allora, io mi domando: È una maschera. È un simbolo fallico. Ma non è che... alla fine... stiamo parlando sempre di Pulcinella?







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