IL KAMASUTRA NAPOLETANO DI PULCINELLA recensione

DISCLAIMER
Mi scuso qui, in alto... da subito, per il tema trattato... che a qualcuno più bigott... koff koff.. volevo dire più sensibile... potrebbe essere di fastidio a qualche candido orecchio.
Soprattutto per l'uso di alcune parole che, haimè... sono contenute nel libro di cui vi parlerò e che non ho intenzio... cioè, volevo dire... trattandosi di cose poetiche, non ritengo giusto censurare.


IL KAMASUTRA NAPOLETANO

RICCAMENTE ILLUSTRATO E COMMENTATO 

Sul finire degli anni '90 trovai questo libro su una bancarella.  Lo pagai, forse, due... massimo tremila lire... anche se ne costava dieci.
Oggi scopro oggi che esso è ancora in vendita (ad esempio, lo è in edizione 2013 sul sito Unilibro... ma è presente anche su Amazon, ebay ecc) quindi, inaspettatamente, quello che voleva essere un semplice  e divertito articolo su un libro decisamente "particolare" diventa una vera e propria recensione.



Per descrivere in modo puntuale ed inequivocabile il contenuto di questo libro, cosa c'è di meglio che riportare esattamente la sua descrizione così come è scritta sulla quarta di copertina?

"Si sono scritte su Napoli tante cose, belle e brutte, vere e  false, divertenti e tristi, ma nulla di queste cose racconta, in maniera esplicita, una delle più importanti funzioni del genere umano:
"LA CHIAVATA"
E' 'o vero; il "Fatto" é sempre quello: C'é l'uomo che mette il suo .azzo all'interno della ...chiacca, ma vuoi mettere se lo stesso venga fatto sempre allo stesso modo o se invece si usino posizioni particolari, eccitanti e stimolanti?
Questo libro, scritto con piccanti illustrazioni e sboccati versi, non vuole essere una schematica trattazione delle posizioni dell'amore, ma bensì un divertente repertorio dell'erotismo napoletano consigliato ad un pubblico adulto non troppo rigido... ma bello sostenuto.


Il LIBRO

La mia,  è un edizione del 1993 e non so se quella più recente è diversa nel contenuto, nelle illustrazioni o nelle poesie. Certamente la copertina sembra essere identica. 
Io farò riferimento al libro che ho io. 

Dunque. Casa editoriale DI.ERRE edizioni (oggi DB3 italia). In genere, quando una libreria vuole disfarsi di un libro che proprio non riesce a vendere, invece di mandarlo al macero, lo "piazza" su qualche bancarella ad un prezzo più che stracciato.
Ora, questo libro... a dire la verità, non sembrava essere un gran cha (vi ricordo che per questa recensione non mi pagano... per cui posso dire quello che mi pare).  Da grafico riconobbi subito la scarsa qualità della carta e la pessima impaginazione. Le poesie erano scritte in un inguardabile grassetto quasi corpo 20, se non di più.
Le immagini interne erano semplici disegnini realizzati presumibilmente all'interno di un programma di Paint a risoluzione bassissima.



Le immagini del Kamastura vero e proprio, pur essendo anch'esse di bassa qualità artistica (capisco però che se fossero state disegnate in maniera più realistica, qualche lettore ingenuo si sarebbe potuto sturbare troppo... ironico) almeno, sono state scannerizzate in un rapporto 1:1, il che vuol dire che non sono tutte sgranate. 
Ma in copertina c'era PULCINELLA ed io... dovevo avere quel libro!



LE POESIE ED I TESTI

Le didascalie poste sotto le immagini del Kamasutra mi sembrarono scritte in un napoletano un poco forzato. Anche lo stesso testo mi sembrava poco naturale... quasi un pretesto per infilar dentro a tutti i costi, termini sboccati  e forti immagini   mentali.
Insomma, non sembravano essere quei testi, all'apparenza anche più volgari, dei grandi poeti erotici napoletani del calibro di Angelo Manna, Raffaele Petra  marchese di caccavone, Salvatore di Giacomo o Ferdinando Russo ma quasi un riempitivo, a parer mio, tanto che nelle ultime immagini la didascalia diceva semplicemente "chiavate varie". Della serie "non so' più neanche io cosa inventarmi!". 

Le poesie contenute all'interno, invece, (alcune veramente divertenti, altre anche "eccitanti", pur mantenendo quell'impressione di forzatura che, purtroppo è un problema di chi vuole imbrigliare a tutti i costi la libera musicalità del dialetto napoletano) sono scritte da poeti più famosi come:

GIOVANNI BOCCACCIARI (boccariccia)

Giovanni boccacciari visto da Ubaldo Vittorio

Giovanni Boccacciari nato nei primi anni del '900 è una figura importante all'interno del panorama della poesia napoletana.
Fu inizialmente giornalista al "Rinaldo in campo" poi al "6 e 22" firmandosi come Boccariccia, pseudonimo che adoperò, poi, anche al “Monsignor Perrelli”. 
Legato ai canoni della migliore poesia napoletana, si è distinto perché scrupoloso nella scelta dei termini più appropriati e molto abile nel destreggiarsi anche nel linguaggio più popolaresco. Le sue opere colpiscono, oltre che per l’originalità dei soggetti, per la semplicità espressiva e la sincerità dell’ispirazione. La sua è una poesia che rifugge da artifici tecnici e da astuzie di mestiere. (concentrato da "il vomerese"

GENNARO ESPOSITO

Gennaro Esposito, nasce a Napoli il 3 novembre 1920 ed ivi si spegne il 28 febbraio 2004.
Esprime nelle sue poesie l'ispirazione legata al mondo dei meno abbienti dei suoi giorni di adulto e di quelli della sua giovinezza, quella delle difficoltà economiche belliche e postbelliche. Una combinazione di disposizioni artistiche ed umane, quelle di Gennaro Esposito, brillantemente documentate dai profondi versi della sua toccante lirica “’E ffinte ’e mammà”.


EDUARDO FASANO

Nasce a Napoli nel 1913. Poeta, canzoniere e filodrammatico ha partecipato con validi esiti a competizioni canore di Piedigrotte e Festivals.

ROBERTO DI ROBERTO

Roberto Di Roberto nacque a Napoli nel 1946. Figlio Di Gennaro Di Roberto , un'altro dei più importanti poeti della' poesia napoletana.
Ha partecipato a molti concerti di letteratura e poesia ed è stato più volte ospite di tv private per declamare le sue poesie.

e poi, ancora:

LORENZO DE MEIS

UGO DE FAZIO

LUCA LOR

S. M. KAPPA

SASA'

LUCA CASTI


A QUESTO PUNTO:

Ma, a questo punto ho già capito cosa state aspettando. Malvagi che non siete altro. Corrotti dalla curiosità. Traviati dall'immorale pruderìe. 
O voi, nemesi di quelli che sono più bacchettoni... di quelli che utilizza Tullio De Piscopo in concerto.
Voi volete un esempio del contenuto proibito! Volete che vi scopra il GABINETTO SEGRETO DI POMPEI!?

E vabene, allora. Una sola pero!... Vabbè: una e mezza! E chi nun 'è napulitano s'arrangia.

Pornografia 
di Giovanni Boccacciari (Boccariccia) 

Tutta l'umanità fa' nella fica
e gode a ffà qualunqua purcaria;
ma cheta rrobba non si scrive mica, 
se no si pecca di "pornografia".

Invece è ipocrisia, falso pudore, 
la finta ingenuità d' 'o tiempo antico.
Sti ccose se sò fatte a tutte ll'ore
c'o sposo, 'o 'nnammurato e cu l'amico.

S'è cammenato semp'e sta manera
- 'o "sesso" è proprio 'na necessità-
ma 'a gente ch'è gnurante e strellazzera, 
'ncoccia ca nun va buono a s' 'o cuntà.

Nun date retta, chesta è 'na buscia, 
'o munno è 'n accuzzaglia 'e falsità.
'E chello ca se fa, parola mia, 
è meglio se si dice 'a verità.

È 'nu sbaglio a chiammà pornografia
l'immagine dell'atto sessuale;
è confermato dalla biologia
ch'è un classico bisogno corporale.

E chi 'se scandalizza è 'nu fetente
ca s'avanta ch'è serio e che è pulito.
ma 'o ffà pur'isso e quasi certamente
se ratta meglio 'e ll'ate ogni prurito.

Io sò napulitano e me ne vanto,
e 'a chesta lengua mia nun m'alluntano.
Me sazio a dì "te faccio 'o mazzo tanto!",
nun dico: 'o pene, 'a vulva e 'o deretano.

Saccio scrivere buono 'o ttaliano,
però me piglio gusto e me sullazzo
quanno dico nel mio napoletano:
"Nun parlà cchiù, ca m'he scassato 'o cazzo!".

Si scrivo fessa, gùallera, pùrchiacca, 
'o pesce, 'e ppacche, 'e zizze, che bellezza!
Nun ce refonno niente a dint'a sacca:
sò 'e stesse cose e non è 'na schifezza.

Cù st'organe è furmato 'o corpo umano
e se ponno chiammà 'e tanta manere:
'e saccio tutte, ma in napoletano
'e trovo culurite e chiù sincere.

E allora, chisti scrupole 'e cuscienza
me pare ca putesseno abbastà.
In fondo, nun 'ce serve n'arca 'e scienza,
'na vota bona, a ce 'mparà a campà.

Se studiano int'è libbre anomalie
'e tutte specie, sparze p''o Criato;
ma chi l'esalta e ne fa poesie 
è 'pornografo, strunzo e depravato.

'E masuchiste, sadiche, ricchiune,
lesbiche, se ne trovano a mappate,
'o maniaco in cerca d''e guagliune,
'o necrofilo... tutte sò malate.

'A natura te fà 'na fessaria
ca s'appresenta brutta e sturzellàta.
E siente a me, nun è pornografia
si scrive: "M'aggio fatto 'na chiavata".


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'Na verginella 'e recchia 
di Gennaro Esposito

Doppo ca me faciste duie pumpine,
fatte a mestiere, fatte a pont''e lengua,
e 'te faciste fà duie ditaline,
'ne pretendiste n'ato, e fuieno tre;
e doppo ca 'o vuliste pure areto
diciste: "... e mò, chisà che pienz''e me!"

'O tiempo nun m''o diste 'e 'na risposta,
ca già 'o tenive 'nata vota 'mmocca,
e te faciste nera a sta proposta
quando pensaie 'a fessa 'e te scassà:
te mettiste 'alluccà pè tutt'a casa:
"Curre, mammà, 'me vò disonorà!"
                                                                                                                     

All'anima 'e Pulcinella... e Pulcinella in un Anime

Mi perdonino gli Otaku, i Geek, i Weeaboo... e i Nerds in generale se per il resto di noi altri, poveri vetusti italianofili, dovrò iniziare questo post con un glossario italo-giovanil-giapponese.

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glossario 
Otaku 
Giovane dedito in maniera ossessiva a una particolare attività, hobby o interesse (spec. fumetti, cartoni animati, videogiochi e computer).
Anime
si tende a definire anime come sinonimo di "cartone animato giapponese", mi raccomando, non dite che è un cartone animato che vi menano!
Manga
Fumetto giapponese 
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Di cosa parliamo oggi? di OVERLORD

Overlord nasce come light novel  (un romanzo illustrato simile ad un manga) a partire dal 2012, scritta da Kugane Maruyama e illustrata da so-bin. Diventa poi un vero e proprio Manga con Hugin Miyama e poi un Anime prodotto da Madhause ed acquistato in Italia da Yamato Video.

la trama 

Anno 2126. Yggdrasil è una realtà virtuale MMORPG che, un tempo molto popolare, è ora sull'orlo della chiusura. 
Momonga, uno dei suoi giocatori più forti e famosi, esegue il login per l'ultima volta per assistere alla fine del servizio, ma durante il conto alla rovescia chiude gli occhi e ripensa a tutti i bei momenti passati con i suoi compagni. Quando li riapre, Momonga scopre che il logout non è avvenuto e che, anzi, egli stesso è stato catapultato nel gioco, divenuto ora un mondo reale a tutti gli effetti, sotto forma del suo personaggio, un lich con grandiose capacità da mago. Tutt'altro che sconvolto, da questo momento in poi il suo unico obiettivo sarà conquistare il nuovo mondo in cui è rinato




Si ma... a noi, dico... a noi...  che ce ne frega? 

Sia nel fumetto... pardon, nel manga, che nel cartone animato... mannaggia... volevo dire nell'Anima, cioè no! Si dice AnimE... mi raccomando, non facciamo inc@zz#@re i nostri figli.
Comunque, nell'universo di OVERLORD giapponese è presente proprio il nostro caro Pulcinella.


Pulcinella (プ ル チ ネ ッ ラ) o Puruchinerra, come dicono i giapponesi,  è una specie di clown nella Grande Tomba di Nazareth, un  luogo della  serie. 
Pulcinella indossa un abito bianco e una maschera nera con un lungo naso a becco che ricorda quelle maschere dei dottori durante la peste del '600. 



Nella tasca anteriore della sua veste, porta un bisturi
 ed il suo personaggio viene descritto dal Demiurgo (un personaggio dell'anime) come  "gentile e misericordioso", tuttavia, questa affermazione non dovrebbe essere presa proprio alla lettera considerando che il demiurgo ha una visione del mondo ed una  personalità abbastanza deformata.
In realtà, Pulcinella è un personaggio pazzo che farà del male ad alcune  persone per rendere felici delle altre.
La sua personalità, infatti, è stata creata proprio con l'obiettivo di rendere tutti felici ma, tuttavia, le idee che ha in mente sono estremamente alterate.

 In una scena il Demiurgo si domanda: "Non riesco a capire perché odieranno il nostro gentile e generoso Pulcinella. 
"la sua idea è  semplice: scegli un uomo e taglia il suo braccio, altri lo confronteranno con se stessi e capiranno di essere felici. E per rendere felice l'uomo che ha perso il braccio, basterà poi tagliare il piede degli altri.
Ohhh, sto rendendo molte persone felici! "

Qui come appare nell'Anime

Insomma... se vogliamo, la logica perversa e contorta del Pulcinella ci sta.

In un altro episodio Pulcinella aiuta il demiurgo scuoiare gli umani per fabbricare rotoli magici . 

Si consideri che nella Web Novel, Pulcinella non esiste perché è stato introdotto introdotti solo nell'anime (III stagione) e nel romanzo leggero. 

Il fatto che il personaggio sia basato proprio sul "nostro Pulcinella", anche se alla fine indossa i panni di un medico della peste, è palesemente dichiarato dagli autori.