PULCINELLA NEL FILM "GIURAMENTO... CON MARIO MEROLA E ENZO CANNAVALE"

Nel film "GIURAMENTO" gli elementi della sceneggiata napoletana ci sono tutti quanti: isso, essa e 'o malamente. Ma qui c'è pure Pulcinella... ed è per questo che ne parliamo.



Scheda tecnica del film:

Il film è del 1982 prodotto da Gloria Cinematografica (che lo ha anche distribuito insieme alla Duck  Record)   e da Franco Calabrese... che è anche colui che ha scritto il soggetto e la sceneggiatura insieme a Piero Regnoli e Alfonso Brescia.
Le musiche originali sono di Eduardo Alfieri, compositore attivo per il cinema partenopeo dal 1970, autore tra le altre di musiche per film del "calibro" de il mammasantissima, Napoli.. la camorra sfida la città risponde, Zappatore ecc.

Gli attori:


La trama


Salvatore e Concetta non possono sposarsi a causa delle precarie condizioni economiche delle loro famiglie. Prima di partire alla volta dell'America, insieme al fratello Nino, per far operare l'anziana madre agli occhi, la donna giurerà eterna fedeltà all'amato davanti al Crocefisso. 
Quando Salvatore, che non ha più ricevuto sue notizie, sceglierà di andarla a cercare, la scoprirà sposata con un boss mafioso italo americano.
In America Salvatore conoscerà Raffaele, un giocattolaio che arrotonda facendo Pulcinella agli eventi mondani. Quest'ultimo nel tentativo di difendere l'amico dal boss, verrà ferito  gravemente sul molo con un colpo d'arma da fuoco.

Enzo Cannavale

Enzo Cannavale ha prestato la sua maschera napoletana a piccoli e grandi autori, a teatro e sul grande schermo, lavorando con Eduardo, Troisi e Tornatore, pur conquistando una vasta popolarità a fianco di Bombolo e Bud Spencer e di altri film cult anni 70....  di serie b, c, d ecc...
Ha lavorato a fianco di molti attiro famosi da quando  Eduardo De Filippo,  lo scoprì nel '59, passando per Nino Taranto, Aldo Giuffrè, Salemme e tanti altri. 
Molto divertenti sono state le sue ultime interpretazioni a teatro  al fianco di Luisa Conte.

Il Pulcinella di  Enzo Cannavale (attenzione! contiene spoiler)

Salvatore è insieme a Concetta con alle spalle un bel panorama del (presumo) ponte di Brooklyn. Sta cercando di convincerla a ritornare con lui a Napoli e ci riesce. ma la coppia viene raggiunta dal cattivone Frank e poi dal Pulcinella Raffaele che, secondo la . normale logica dei Pulcinella si mette a girare in tondo al pericoloso criminale danzando e sbeffeggiandolo.
Per quest'ultimo è un affronto e ordina al suo braccio destro di fare fuoco contro di lui, ferendolo gravemente.
Improvvisamente irrompe sul molo Nino (d'Angelo) che con la sua pistola uccide prima lo scagnozzo di Frank e poi Frank stesso.
Raffaele, ancora con la maschera di Pulcinella ancora abbassata pronuncia, con la musica in sottofondo di "palummella zomp'e vvola". queste ultime parole ai due innamorati che, ovviamente, ricominceranno la loro vita a Napoli insieme:




-jatevenne. Lasciatelo sto' paese. Io sto' bbuono: ricordateve ca Pullecenella sarà sempre cu vvuie. Sempe.E mmo' che ghiate a Nnapule... salutatammèlla... e dicitencelle ca io nun m'a scordo maie.


Lo stesso Cannavale disse, rispetto all'interpretazione della maschera di Pulcinella:
 è una maschera troppo particolare, nel tono della voce ha tutto il suo significato. Ruolo complicato da interpretare. 




La maschera e il costume




Quasi sicuramente, come da tradizione, la maschera è costruita sul volto dell'attore. Appare infatti molto grande e dai profili molto accentuati. Il naso, specialmente appare molto grosso e dritto.
Le orbite oculari sono della dimensione dell'intero occhio e non a forma di cerchio della sola dimensione della pupilla.

Il cappello, haimè... è moscio... e coi sapete come la penso quando Pulcinella tiene il cappello moscio (altrimenti andate a leggere qui).
Anche il vestito è fuori ordinanza ma il motivo non è da ricercare nella scarsa accuratezza storica ne in un tentativo di risparmiare da parte della produzione. 
Il motivo di questo costume così da "principiante" è proprio perchè chi lo indossa, Raffaele, difatti non è un vero attore. 
È un semplice giocattolaio che,  che per arrotondare, si fa chiamare per saltellare un po' di qua e un po' di la svolazzando nelle sue maniche larghe.
Non mi meraviglierebbe se la stessa maschera fosse fatta di cartapesta, materiale tutt'altro che scadente per fare ottime maschere, ma decisamente meno "nobile" del cuoio.



Nessun commento:

Posta un commento